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L'affare bestiale:randagi e finte adozioni , tanti randagi deportati oltre confine.

  • Immagine del redattore: TG24ITALY
    TG24ITALY
  • 5 ott 2020
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 10 ott 2020


Randagi e finte adozioni , tanti randagi deportati oltre confine :Svizzera e Germania detengono il primato !

L’allarme sugli strani traffici oltreconfine è stato lanciato dal ministero della Sanità italiana già nel 1993. Da allora, però, nulla è cambiato. I nostri amici a quattro zampe vengono infilati dentro trasportini di fortuna e spediti in massa in Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Olanda e in Europa dell’Est. Tramite associazioni quando va bene. Quando non va bene tramite pseudo volontari che li cedono subito a venditori che poi li fanno sparire, quando invece no, creano raccolte fondi , gruppi di mamme a distanza , chi gestisci tutto questo ? c’è sempre un puparo che muove i fili , un gruppo organizzato in modo capillare controlla la tratta , con il contentino per una massa di animalari senza scrupoli , tutto per un illecito di milioni di euro .

Ogni mese, per esempio, partono carichi di cani dalla Sicilia alla Puglia ,passando per altre regioni .«In cambio ottengono dal puparo poche centinaia di euro , non prima di aver creato raccolte fondi , spese mediche , tutto con il semplice gioco dei Social Network ”Facebook” , terminata la fase uno , si passa alla fase due ; ecco spuntare un video o foto del nuovo adottante con profilo fecebook .

L’adottante mostra foto del cane in ottima salute , felice e sereno , sono foto e video precedentemente preparati ad hoc per non indurre nessuno ad avere dubbi sul volontario tanto bravo , creano miglia di profili fake , sono il pane quotidiano per il puparo “ per adesso e solo per adesso non sveleremo il nome “ tuteliamo il nostro informatore” ,sperando di aver riscontri in merito a breve della nostra indagine .

I veri volontari “ davvero pochi ed onesti “ sono ostacolati da tutti ,in primis da chi è preposto alla tutela dei randagi , enti come ASP , canili , associazioni di ogni genere create ad hoc per gestire rifugi o pseudo tali in ogni regione del sud Italia , c’è sempre chi non fa il proprio dovere e si vende per pochi euro al puparo , la macchina infernale , l’affare bestiale in anni ed anni ha creato una vera rete di connivenze nei punti cardini per rendere la vita difficile ai pochi e sani volontari sul territorio .


Ma perché Germania, Svizzera e Austria tengono tanto ai nostri amici a quattro zampe meridionali e non si accontentano dei loro? Chi guadagna sulla tratta? I veri affari, come sempre, li fanno gli umani. La Germania, infatti, i cani randagi non li regala, ma li vende. Chi vuole ritirare un animale e salvarlo da un canile tedesco, deve lasciare dai 300 ai 400 euro, pure per un banale meticcio. Il prezzo scende se l’animale è anziano, ma non si va sotto i 200 euro. La chiamano “tassa di protezione animale”, una sorta di rimborso spese. Più cani vengono adottati, e in fretta, più i canili d’oltralpe ci guadagnano. Sono circa 20.000. A duecento euro l’uno, fanno tre milioni e mezzo di euro tutti guadagnati. Chi “esporta” la merce ha un compenso, la Germania è generosa.


Ricostruzione dei fatti


Organismi ufficiali hanno recuperato, in laboratori di vivisezione, animali di proprietà rubati». Il sospetto dunque è che i nostri emigranti vengano usati per la vivisezione, e per i test chimici o farmaceutici. Per testare tutte le sostanze chimiche da registrare in Europa secondo la legge, verranno sacrificati 54 milioni di animali. «Nei test di tossicità per lo studio delle sostanze chimiche gli animali sono obbligati a ingoiare vernici, colle, pesticidi e disinfettanti, vengono inseriti in camerette contenenti vapori chimici che sono costretti a respirare, la loro pelle e i loro occhi vengono spalmati con i prodotti da testare per verificare il livello di corrosione, irritazione, arrossamento»E allora servono topi, ma pure cani e gatti in gran quantità.

Sola andata


A Bologna una signora rimasta anonima ha segnalato «alcuni medici che cercano persone conniventi che si fingono "adottanti" dietro compenso. Lo scopo è rivendere cuccioli e cani di piccola taglia ai laboratori che pagano bene». In un dossier appena compilato, scrive che esiste «un traffico di cani provenienti dalle regioni del Sud Italia. Gli animali sono avviati clandestinamente al Nord, raccolti in rifugi abusivi, e poi mandati ai laboratori che li ordinano. Un giro d’affari che supera abbondantemente i 30 milioni di euro l’anno» e che interessa 150 mila cani «Sotto la falsa facciata delle adozioni di animali all’estero si nasconde in realtà una speculazione sulla pelle dei poveri animali che passano di mano in mano sino, in alcuni casi, a diventare cavie per i laboratori del Nord Europa». Un volontario , ha presentato un esposto alla Procura: lui ha visto. «Sorge il sospetto - scrive il volontario - di traffici poco chiari. Sospetto avvalorato anche dal fatto che i cani vengono portati all’estero tramite intermediari tedeschi. Tra l’altro, gli animali, per lo più meticci, di taglia grande, sono in età avanzata, per cui non si comprende come tali possano essere adottati».

Se tutti gli animali che entrano dall’Italia avessero trovato una casa, a quest’ora ogni abitante della Svizzera dovrebbe avere almeno 15 cani e 30 gatti. Ma nel Paese dove maggiormente al mondo si fa vivisezione e dove la produzione interna di pellicce di cani e di gatti , dove pensate che finiscano, i vostri e nostri animali?.

La nostra inchiesta mira ad un solo obbiettivo : far luce sulla 4 mafia , sui tanti e troppi volontari disonesti , arrivare ad avere prove contro il puparo , e salvaguardare i volontari onesti , rifugi onesti , canili onesti , nessuno di noi spara nel mucchio , miriamo ad abbattere il muro di omertà , creato da tanti pupari in ogni regione del sud e nord Italia .

Chiunque voglia inviarci segnalazioni “può farlo in modo anonimo e non “ basta scrivere tramite chat disponibile H24 sul nostro portale !


Tuteleremo in ogni modo le nostri fonti per recepire informazioni sempre più stringenti per arrivare ad avere materiale da consegnare alle autorità competenti .

Da giorni , vigiliamo sui molossi di Caronia (Messina ), ad oggi nessun volontario della zona sa nulla , una fonte attendibile “ per adesso non possiamo mostrare messaggi ed altro “ i molossi apparsi nella trasmissione 4 grado . La fonte ci mostra alcuni messaggi intercorsi con un gruppo di Caronia: i cani sono ancora li , liberi ed affamati , questo presume che c’è chi sul posto li lega solo quando vedono apparire i cameramen di varie TV per le riprese del

luogo ove è successo il tragico giallo di Viviana e Gioele . Foto dei molossi legati , fonte della foto :4 grado .


Copyright Dante Ferrucci

2 comentários

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wildsideofmagic
25 de fev. de 2023

Come vi posso contattare????

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cinziabonta10
14 de mar. de 2021

Covid estingui l'essere umano

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