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Tra mattanze, avvelenamenti e degrado: i randagi in Sicilia, dal business al silenzio.

  • Immagine del redattore: TG24ITALY
    TG24ITALY
  • 14 ott 2020
  • Tempo di lettura: 5 min

Foto del canile di Palermo



A Palermo circolano circa 25mila cani randagi, nel resto della Regione circa 100mila: un problema che però non è solo etico ma anche di natura economica, il grande business del randagismo alimenta grossi interessi per tutti , dai canili a rifugi convenzionati .

Zoomafia : chi alimenta tutto questo ? nulla di nuovo , tutti sanno , nessuno parla, ed ecco costruita ad hoc la fabbrica del randagismo per far vivere felici e contenti tutti , dal rifugio , al volontario disonesto .

Di certo in questi anni la situazione è andata fuori controllo fino a diventare un fenomeno dilagante. A Palermo circolano circa 25mila cani randagi, nel resto della Regione circa 100mila, un fenomeno in aumento dunque ma per fare una stima precisa, secondo gli esperti, servirebbero almeno tre anni di censimenti.

Solo pochi giorni fa è avvenuta una vera mattanza di randagi da parte di persone ancora non identificate che hanno avvelenato diversi cani nei pressi dell’abitazione di un volontario , tutti cani senza microchip.

Il problema dunque non è solo etico ma anche di natura economica. Ci sono comuni nell’area metropolitana di Palermo che spendono fino a 1/10 del loro bilancio per affrontare il problema, distraendo dalle casse della collettività risorse che potrebbero essere destinate ad altro.

Quali soluzioni praticabili per evitare il danno maggiore ?

Per evitare di alimentare la fabbrica costruita ad hoc per canili , rifugi convenzionati con gli stessi comuni. Senza perdere di vista tutte le donazioni per i volontari , ognuno di loro ha i suoi fan , ognuno di loro mostra sui Social Network cani deperiti , cani malati , cani investiti , cani con gravi malattie.

In soldoni quando costa alla collettività tutto questo ? ad oggi non possiamo fare una stima dei ricavi e donazioni ricevute da ogni singolo volontario , ognuno costruisce il proprio personaggio “ nel bene e nel male “ . Quante pseudo associazioni esistono sul territorio ? migliaia . Spuntano come funghi dopo le prime piogge , ognuno con i propri interessi .

Quanti volontari travisano fatti e circostanze per raggiungere scopi personali ? basta ascoltare qualche voce fuori dal coro , ognuno racconta storie inverosimili , ognuno ,cerca la propria visibilità per ottenere fan per ricevere donazioni “ .

L’obbiettivo però rimane quello di debellare la 3 Mafia ;ovvero chi gestisce il business del randagismo , l’unico sistema che permetterebbe di limitare il più possibile infiltrazioni di pseudo volontari ,intrufolati tra i tanti volontari veri , non è facile distinguere il vero dal falso. Onde evitare tutto questo, bisogna avere il coraggio di scelte dure , vere e senza distinzioni . L’unico fine è: il salvare i tanti pelosi , tanti cani dalle grinfie della criminalità , della Mafia del randagismo .

Basta analizzare i fatti con obbiettività , senza farci trasportare nei vari meandri dei falsi volontari e pseudo associazioni , con proclami strappa lacrime . Senza distinzione per nessuno dei partecipanti, banchetto tanto ambito per tutti . Canile di Palermo , oggi tutti insorgono per la deportazione di 200 cani" circa " verso il rifugio di Pontelatone (Ce) . Nessuno punta il dito contro nessuno “ onde evitare sterili polemiche” se è meglio il canile di Palermo o il rifugio di Pontelatone .

Foto del rifugio di Pontelatone (CE) ognuno di noi può farsi la sua idea .


Foto del rifugio di Pontelatone (CE) "aria sgambettamento" , cosa che nel canile di Palermo non esiste . Ai posteri la sentenza

L’unica domanda da fare a tutti i volontari ? quando i cani erano nella struttura di Palermo , non era più semplice unire le forze di tanti volontari , iniziare una campagna di sensibilizzazione per farli adottare ?ognuno di voi è presente sui Social , ad oltranza ognuno potava dedicarsi a 10 cani per farli adottare , questo non andava bene , ognuno si recava li adottava 10 cani per poi poterli gestire in autonomia , chi ci assicura che questa è la soluzione migliore ? toglierli da li per pagare altrove cifre molto più alte , raccolte fondi , gruppi di mamme a distanza per non sapere quanti soldi entrano nelle casse dei volontari . Chi ci assicura che nessuno lucra sui randagi ? viste le tante cose che si conoscono sui falsi volontari .

C’è sicuramente pero da lavorare su un aspetto: una cultura responsabile della gestione dei cani, avviando così un nuovo senso civico verso gli animali di cui in Sicilia siamo fortemente deficitari.





Basta polemiche cari volontari , i cani del canile di Palermo sono stati deportati “con una determina di bando assolutamente Legale” nulla è stato fatto prima per salvarli “ senza polemiche “ oggi sono nel rifugio di Pontelatone “ dopo aver visto la dirette di alcuni volontari recatosi in quel di Pontelatone , oggi non serve far polemiche , serve salvare i cani .

Come si può fare ? semplice , eliminando ogni passaggio lacunoso e senza certezze , basta contattare un valido volontario sulla zona di Caserta , si reca sul posto , fa foto e video dei cani di Palermo , invia tutto a chi si vuol rendere disponibile per far girare i vari appelli tramite i propri amici e contatti. I cani devono uscire da Pontelatone solo quando c’è l’adottante , questo elimina tutta la filiera dei pseudo volontari in cerca di fama e soldi, raccolte fondi per farli uscire , gruppi di mamme a distanza per pagare stalli presso un altro rifugio , chi ci assicura che non sia peggio del rifugio di Pontelatone o dove erano prima “canile di Palermo “

Chi adotta “ dopo le varie prassi di controllo per l’adottante “ paga solo la staffetta in locus .

Un solo passaggio ed ecco stroncata la 3 Mafia , nessuno deve donare nulla a nessuno , i cani sono già pagati con i nostri soldi “ tasse”noi cittadini paghiamo le tasse per avere canili, rifugi convenzionati .


Tutto questo si chiama business , ognuno dirà la solita solfa , i canili sono lager “ vero “ su questo non ci piove ,ma ogni volontario non può avere a casa sua 200 cani , si deve rivolgere ad un altro rifugio , siamo sicuri che, il suo rifugio e meglio di un altro , abbiamo prove in merito per dimostrare tutto questo ? ad oggi sono tutti uguali i rifugi , tranne se non si opta per un rifugio a 5 stelle , quindi non resta cari amici di troncare tutta la filiera del malaffare , eliminando tanti personaggi in cerca di vana gloria , lucrando sui nostri amici a 4 zampe .


La nostra è solo una disamina dei fatti , vista con occhi diversi , nessuno creda a ciò che non vede , bisogna essere come San Tommaso , vedere per credere , non ci facciamo impressionare da post o dirette live Facebook per strappare lacrime e soldi ad ignari donatori .

Chi vuol comunicare con noi può farlo tramite Email :tg24italy@libero.it

Chi vuol aggiungere altro siamo ben disponibili per un confronto , chi voglia salvare i cani di Palermo può seguire le nostre informazioni , il rifugio di Pontelatone (CE) è disponibile per chi voglia fare foto e video per adozione , servono volontari veri , non faccendieri per lucro , persone di buona volontà per farli adottare senza lucrare , i cani possono uscire direttamente dal rifugio di Pontelatone .

Attendiamo risposte da volontari siciliani , spero non siano le stesse risposte per i cani di Caronia Messina .

Dante Ferruci .

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