Siena :baby gang di ragazzine.Indagate dieci quindicenni.
- TG24ITALY
- 23 apr 2022
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Una vera e propria banda al femminile con una leader quindicenne, che aveva creato una chat WhatsApp denominata «baby gang», dove venivano postati anche i video delle aggressioni
Dieci studentesse, tra i 14 e i 15 anni, indagate per atti criminali commessi contro le loro giovani coetanee. Aggressioni fisiche ma anche sui social. Una vera e propria banda al femminile, composta da ragazzine, con una leader quindicenne, che aveva creato una chat WhatsApp denominata “baby gang”, dove venivano postati anche i video delle aggressioni perpetrate annientando la reputazione delle vittime prescelte e accrescendo, allo stesso tempo, la forza intimidatrice del gruppo. È stata scoperta dalla squadra mobile di Siena coordinata dalla Procura dei Minori diretta da Antonio Sangermano che ha iniziato a fare i primi accertamenti nel dicembre dello scorso anno dopo la denuncia, sporta da una delle vittime, per le aggressioni subite nell’aprile 2021 e nell’ottobre 2021.
I successivi approfondimenti, attraverso i riscontri con le denunce delle vittime e testimoni e monitorando i social, hanno consentito di ottenere elementi per la identificazione – con ruoli e intensità diverse - delle appartenenti al «gruppo criminale, resosi protagonista delle violenze fisiche e verbali verso le coetanee», si legge agli atti. Dai riscontri investigativi è emerso, in particolare, che le indagate, utilizzando a pretesto motivi, umiliavano, offendevano e deridevano le vittime sui social, fino talvolta ad insistere per condurle ad appuntamenti. Appuntamenti che erano imboscate: le vittime venivano aggredite mentre qualcuna della baby gang riprendeva la scena, così da poter poi pubblicare in rete il filmato. Serviva a umiliare la ragazza ma anche ad aumentare il timore nel gruppo.
Le aggressioni, almeno dieci, sono state commesse tra il 27 giugno 2020 e il 19 febbraio 2022. Emerge attraverso i filmati postati sui social media, ma anche dalla messaggistica WhatsApp e dalle “Storie” di Instagram: materiale, questo, finito agli atti. I luoghi prescelti erano quasi tutti nel centro di Siena. Oltre all’area industriale dismessa di Taverne d’Arbia, vicino alla città, le ragazzine operavano in via della Vecchia, in un’area sotto la Fortezza Medicea da loro chiamata “Ring”, in alcuni vicoli del centro storico, nel sottopassaggio degli autobus in Piazza Gramsci e alla Galleria Metropolitan in Piazza Matteotti. Gli investigatori hanno anche riscontrato che alcune ragazze che facevano parte della banda sono diventate a loro volta vittime, nel momento in cui avrebbero deciso di abbandonare gruppo.
Di Simone Innocenti
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