top of page

Canili lagher , finti volontari e finti ritrovamenti per soldi .Catellaneta (Taranto)

  • Immagine del redattore: TG24ITALY
    TG24ITALY
  • 24 lug 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

I

l randagismo è diventato un business, ormai è noto a tutti, chi lo nega ha probabilmente la coscienza sporca. Associazioni e organizzazioni di volontari sono peggio della peste bubbonica. Lottano ogni giorno alla ricerca di visibilità per i propri interessi , dove non c'è guadagno i volontari non agiscono, non denunciano .I commenti si sprecano , fanno finta di interessarsi della struttura lagher .Non manca mai il commento della Velina , la Badessa e company .Questa è una vecchia storia , le foto son di qualche anno fa . Voglio sperare che, nel contempo la situazione sia cambiata " nutro seri dubbi in merito".Tutto questo è una vergogna , tutti sanno e nessuno denuncia . Ad oggi nulla è cambiato , non c'è una struttura per ripararsi dalla calura di questi giorni , poveri pelosi , poveri esseri indifesi , sono li sotto un sole ardente . I volontari di Castellaneta ( Taranto) come ben dicevo è una storia vecchia , voglio sperare che, queste foto non rispondono alla realtà attuale , vogliamo controllare per favore , chi è del posto o chi si prodiga , dandosi titoli da solo " Tutela in tutta italia " non tuteli nemmeno i cani randagi sotto casa tua :ergo; nemmeno i cani stanziali sotto casa tua vecchia badessa , sul tuo profilo cerchi solo chi ti aiutata con donazioni ed altro . Sinceramente metterei te in quei recinti per tutti i soldi che ricevi e, non fai mai una beata mazza ,mai, nemmeno vigilare cosa succede nelle tue vicinanze , sei sempre li ad ascoltare chissà cosa per agire come un falco ed avere visibilità " visibilità sono soldi , donazioni" .

Nel nostro paese, infatti, esistono tante strutture lager, troppe, nelle quali i cani sono stipati in gabbie anguste, in recinti sovraffollati o strutture non idonee con scarse condizioni igieniche dove le adozioni sono pressocché inesistenti e il volontariato se ne fotte , né per controllare né per aiutare con competenza i gestori privati, non di rado ignoranti sulla psicologia del cane e su quelle problematiche che vanno affrontate per diminuire il disagio e le dinamiche a cui vanno incontro i reclusi/ospiti. Quante ne abbiamo sentite negli ultimi anni sul nostro territorio, processi a rifugi conosciuti, ritrovamenti di canili clandestini o al limite della clandestinità, denunce, segnalazioni, maltrattamenti occultati, a uscirne fuori è un quadro inquietante. I comuni stipulando convenzioni con società private, invece di creare più canili comunali, a contratto fatto tendono ad allentare i controlli e così le imprese si lanciano spesso in affari senza scrupoli, soprattutto se si lavora su numeri considerevoli e se le condizioni prevalenti per assicurarsi l’appalto sono l’economicità del servizio e il ribasso a base d’asta. Tutto ciò ovviamente va a discapito degli animali, le cui cure e attenzioni passano in secondo piano. Per fortuna, sono presenti anche privati seri ed affidabili, lontani dal ragionamento “più cani più soldi”, ma nel centro-sud, secondo le inchieste sulla zoomafia, le realtà illecite sono in aumento.

I cani nei canili lager perdono ogni dignità diventando prigionieri e vittime di un sistema che trae beneficio dalla loro reclusione, soprattutto per quelli che sono nati randagi e che vivevano in un branco, rimangono sconvolti nel ritrovarsi accalappiati e sbattuti in minuscoli box a vita, alcuni di loro, che magari non hanno mai avuto contatti diretti con l’uomo o con contesti urbani, diventano a livello psicologico praticamente irrecuperabili, ultra fobici e con la tendenza a lasciarsi morire. Certo, negli anni ‘70 i cani vaganti venivano abbattuti senza fronzoli, circa centomila all’anno, ma è tempo che i tanti canili inaccessibili ai volontari aprano i cancelli permettendo alle associazioni animaliste di partecipare alla vita della struttura, nell’interesse degli animali e a garanzia di una gestione trasparente, assicurando la sterilizzazione di tutti gli ospiti e promuovendo realmente l’adozione. Due ere a confronto, ma il problema scatenante rimane sempre lo stesso: l’abbandono.

Ma attenzione, i cani vaganti non sono tutti uguali molti sono creati ad hoc dai volontari , pseudo animalista , finti ritrovamenti , finti sequestri di canili lagher nel bel centro di Palermo " tutti sapevano " adesso nessuno sa nulla , denunciano tutti e tutto per aver il canile in gestione e mostrare i cani maltrattati , prima nessuno dei volontari sapeva ... povera italia come sei messa male grazie al volontariato spicciolo .



Chi vuole scriverci può farlo tramite E-mail tg24italy@libero.it

raccontateci le vostre disavventure con i vari volontari o associazioni "pseudo tali "


24/07/2022 Antonio Barracane

 
 
 

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn

©2020 di TG24ITALY. Creato con Wix.com

bottom of page